» Fai una cosa e falla bene

Viviamo in un mondo in cui tutti – facciamo finta per un momento che non esista il digital divide – hanno accesso ‘a tutto’. Questo significa anche che le cose si imparano più velocemente, e quello che si impara diventa obsoleto più velocemente. Insomma è più facile diventare esperti in qualcosa, ma forse è anche più inutile.

Hunter Walk scrive in Welcome to 2013, Where It’s Never Been Easier to be Average:

Is it possible that it’s never been easier to be, well, average? If everyone is learning the same information and studying the same approach, yes the floor rises – we’re all more educated – but what about the ceiling? Who will push outside of the boundaries?

Questi quesiti sembrano non avere risposta, ma l’autore suggerisce:

But continue to challenge yourself. Don’t just become an expert, try to do it differently. Color a bit outside the lines. And you might just find yourself creating the best practices copied by the next wave of learners.

Condivido il suo punto di vista, ma aggiungo un pensiero maturato nella mia esperienza personale: prima di dedicarti ad apprendere qualcosa – l’HTML, il filmmaking, il pianoforte, la pittura – poniti la domanda: è questa la mia vocazione? Oppure, semplicemente, è questa la cosa che voglio fare davvero? Perché, oggi più che mai, devi fare una cosa e farla bene.1

Via Oliver Reichenstein


  1. Non vi ho convinti? Guardate Inventing on Principle di Bret Victor e How great leaders inspire action di Simon Sinek. Magari volete fare 1000 cose, ma dietro ci dev’essere un pensiero coerente e solido, una motivazione forte.

Link pubblicato da il 3 gennaio 2013