Una teoria sul finale di Breaking Bad

Emily Nussbaum, che ho cominciato a seguire purtroppo solo recentemente, non ha apprezzato particolarmente il finale di Breaking Bad (a differenza del sottoscritto). A prescindere da questo fatto, nel suo articolo The closure-happy “Breaking Bad” finale, la Nussbaum avanza una teoria un po’ folle e un po’ geniale sul finale della serie di Vince “Farò-il-contrario-di-quello-che-vi-aspettate” Gilligan.

La teoria, in sintesi, è che ciò che vediamo sia una fantasia di un Walter White morente, e che l’episodio, quindi, sia stato in un certo senso ‘scritto’ da lui. Ecco un estratto del suo post:

I mean, wouldn’t this finale have made far more sense had the episode ended on a shot of Walter White dead, frozen to death, behind the wheel of a car he couldn’t start? Certainly, everything that came after that moment possessed an eerie, magical feeling—from the instant that key fell from the car’s sun visor, inside a car that was snowed in. Walt hit the window, the snow fell off, and we were off to the races. Even within this stylized series, there was a feeling of unreality—and a strikingly different tone from the episode that preceded this one. [...] Gretchen and Elliot are cartoon assholes—monstrous foodies!—and the Gray Matter backstory, which once seemed ambiguous (Had they really stolen Walt’s ideas? Or had he huffed off, as Gretchen once suggested?), shrivels into Walt’s version of the story. [...] No one spots Walt when he enters Skyler’s home, either—or when he leaves. No one notices when Walt goes to see his son for the last time, even though you’d imagine that area would be flooded with surveillance. Walt is not noticed even when he steps inside a brightly lit, crowded Albuquerque restaurant, where he sits down with Lydia and Todd. [...] The things that we never see in this episode are the painful things, many of them involving children: Lydia’s daughter bereaved, Brock as an orphan.

Ad elaborare ulteriormente questa teoria è intervenuto, prima di accorgersi di non essere stato il primo a formularla, Norm Macdonald su Twitter. La sua è una prospettiva persino più interessante — anche se meno strutturata, a causa del mezzo di diffusione — anche perché fa anche riferimento alla recitazione, alla regia e ai dialoghi. Ecco alcuni dei suoi tweet:

https://twitter.com/normmacdonald/status/384814808106672128

https://twitter.com/normmacdonald/status/385181633994686464

https://twitter.com/normmacdonald/status/385182698165129216

Sulla sua misteriosa comparsa nella casa di Skyler:

Condivide poi questo tweet, col quale concorda:

Prosegue:

https://twitter.com/normmacdonald/status/385377997726826496

Gli viene chiesto, ingenuamente, se non abbia “odiato” Breaking Bad, al che risponde:

Ancora sulla scena di Walt e Skyler:

Sul mini-thriller nella casa di Gretchen e Elliot:

https://twitter.com/normmacdonald/status/385388756464697344

Inoltre:

Probabilmente nel frattempo la discussione è andata avanti, quindi vi conviene dare un’occhiata ai profili di Macdonald e Nussbaum. Se ho deciso di pubblicare qui le loro riflessioni, non è perché mi trovo d’accordo, ma più che altro perché mi affascina il modo in cui questa serie sta continuando (e continuerà) a far discutere di se, e non solo, su molteplici livelli (narrativo, mediale, etico, strutturale, morale…).

Lascio a voi decidere a quale teoria credere, io resto dell’idea che la serie sia stata conclusa nel migliore dei modi, e cercherò nei prossimi giorni di pubblicare un post in cui riporterò i migliori articoli a proposito di “Felina” e della serie in generale. Nel frattempo vi consiglio di ascoltare le ultime puntate del podcast ufficiale, che contengono riflessioni sulla storia e aneddoti sulla realizzazioni degli episodi, raccontati dagli autori stessi.

Aggiornamento 1: Jacopo Ranzani osserva un’incongruenza che rende abbastanza improbabile la teoria riportata sopra. Scrive:

Sarebbe plausibile, se solo non avessero aperto la quinta stagione con un flash forward. Cioè, sarebbe il flash forward di… Una fantasia?! Come on! [...] Il flashforward comprende la tavola calda ed il mitragliatore, quindi è nettamente successivo [all'inizio della supposta fantasia].

Non solo, pensandoci ci sono altre stranezze, come il fatto che Skyler racconti dell’agguato a casa sua da parte di Todd e colleghi (grazie Valerio).

Aggiornamento 2: riguardando l’episodio, e soprattutto parlando con altre persone, mi sono reso conto di come quasi tutti abbiano pensato che Jesse, una volta salito in macchina, stesse per investire Walter White. Questa percezione è dovuta ad un inganno registico/fotografico: Walter White è posizionato esattamente davanti al veicolo quando questo accelera, ed è per questo che nell’inquadratura successiva la macchina sembra attraversare Walter come se quest’ultimo fosse un fantasma. A dire il vero, già nell’inquadratura precedente Mr. White sembra un’ombra inconsistente più che una persona. Ecco le inquadrature:

Felina 1

Felina 2

Felina 3

Come se non bastasse, cito il produttore della serie Peter Gould, che usa queste ambigue parole nell’intervista rilasciata all’Hollywood Repoter per descrivere l’incontro di Walt e Skyler in “Felina”:

Walt really is like a ghost at that point. He’s revisiting his life and saying goodbye to it.

Non mi colpisce tanto l’uso della parola “ghost”, quanto più che altro la frase successiva, che si potrebbe usare per descrivere gli ultimi istanti della vita di una persona. Ripeto, è una teoria folle ma è ha chiaramente delle basi e nulla ci vieta di discuterne, così, a tempo perso. La verità è che Walter White sta continuando a prendersi gioco di noi anche dopo averci lasciato definitivamente. Maledetto Heisenberg.

Aggiornamento 3: quanto detto sopra non vi è sembrato abbastanza? Eccovi un’altra teoria sul finale. Walt ha venduto l’anima al diavolo. Già.

Walter White sold his soul to Devil while hiding in the car at the beginning of Felina. Sound far fetched? Well consider this: Walt prays out loud, “Just get me home. I’ll do the rest.” From that point onward, everything falls in place with a precision unlike anything we’ve seen on this show before. It starts with the keys falling into his lap and his Fonzie-like tap on the window and concludes with Jesse appearing to drive through him. [per quanto riguarda quest'ultima osservazione, fate riferimento agli screenshot pubblicati qui sopra]

Aggiornamento 4: un utente Reddit ha contribuito alla discussione sul finale con una nuova “teoria”, che vede la fine dell’episodio Granite State come il vero epilogo della serie. Un finale aperto quindi, contrario alle dichiarazioni di Gilligan. Il finale “ufficiale” sarebbe una sorta di contentino per gli spettatori, cosa improbabile conoscendo gli autori di questa serie. Interessante comunque questa prospettiva, che scartando l’idea della “fantasia” di Walt, porta la discussione su un livello simbolico:

To me, the true ending, the primary ending, is the episode before: Granite State. It’s real, it’s tragic, and it’s unexpected. It’s fitting.

Jesse tries to escape, is punished dearly for it, and ends up paying for his sins by working as a meth slave. All of Walt’s hard work was for nothing. His family hates him, won’t accept his money, he has power over nothing, and his legacy has been stolen from him. He turns himself in, but at the last minute decides to go out in one last hurrah, disappearing from the bar like he was never there. It’s then left up to us to decide if he goes on to build that robot machine gun to save the day, or if he dies from one last coughing fit in his snow covered car, depending on if we’re pessimists or optimists.

Hell, the final shot of Granite State is literally the glass half-empty or half-full idiom. And guess what music plays over it. The theme song. (Which we have never heard outside of the intro.) It’s the true, open-ended finale.

Grazie Diego Petrucci per la segnalazione.

Scritto da il 2/10/2013 in Best of Feelmaking, Television.