Sull’essere più produttivi

C’è una parte di blogosfera fatta prevalentemente di nerd che amano parlare di tecnologia, caffè e produttività. Quest’ultimo argomento è al centro delle nostre attenzioni, e la tendenza generale è semplicemente quella di cercare strumenti che ci rendano più produttivi. Un articolo de Il Post, che ne riprende uno del New York Times, ci ricorda che uno strumento fondamentale per migliorare la qualità della nostra vita, e quindi la nostra produttività, è il sonno, ma solo se lo gestiamo nel modo migliore.

Secondo Randall per affrontare meglio il lavoro e gli altri impegni della vita, le nostre società dovrebbero rivedere il modo in cui hanno trattato il sonno nell’ultimo secolo. Liberandoci dal rigido schema delle ore di sonno filate solo di notte potremmo trarre importanti benefici, almeno fino alla prossima ricerca scientifica che dimostrerà il contrario.

Ma chiaramente non dobbiamo scordarci che, anche se dormiamo bene e nei momenti giusti, la qualità della nostra vita e di conseguenza la nostra produttività non sono ottimali se non ci alimentiamo correttamente e facciamo attività fisica almeno 3 o 4 giorni a settimana. Come suggerisce Angelo Coppola nell’ultima puntata di Latest in Paleo, anche una semplice camminata di mezz’ora ogni giorno può avere effetti drastici sulla riduzione dello stress e persino sulla guarigione da diverse malattie. E comunque mens sana in corpore sano. Io mi sento decisamente meglio da quando mi alleno autonomamente a casa, ma anche prima di cominciare andavo a correre almeno un paio di volte a settimana.

Per quanto riguarda la nostra vita informatica, ci sono tanti modi per essere più produttivi e stancarci meno. Per esempio tempo fa segnalai alcune app che mi hanno aiutato a concentrarmi molto di più quando sono al Mac in un post che intitolai Torna a lavoro!

Una cosa che oggi ci rende molto meno produttivi e spesso più stressati è l’information overload: troppe email a cui rispondere, migliaia di feed RSS da leggere, una reading list interminabile. Allora bisogna essere anche disposti a spendere qualcosa, perché, per dire, io il problema degli rss l’ho risolto con Fever, che ora grazie a Fluid è una vera e propria applicazione installata nel mio Mac.

Ci sono anche due problemi che rendono la situazione più complessa. L’uso malsano che facciamo dei social network, e l’importanza vitale che attribuiamo alle telefonate e agli sms, che ormai possono interrompere qualsiasi cosa. Quest’ultimo è un problema di cui ho scritto in Io e la tecnologia. È fondamentalmente una questione di priorità: tutti questi stimoli fanno sì che viviamo molto meno il presente1, portando la nostra mente costantemente altrove – con effetti deleteri sul nostro rapporto con gli altri.

Ultima cosa, ma non meno importante: annoiatevi. Non fate come quelli che se non riempiono ogni minuto della giornata ne fanno un dramma. Una buona dose di noia aiuta a pensare, creare, valutare. Da molto tempo ormai corro quasi sempre senza musica; la corsa, che prima per me rappresentava in gran parte uno sfogo un po’ fine a se stesso, è diventata anche occasione per farmi venire qualche idea, riflettere sulla mia giornata, entrare più in sintonia con me stesso. Magari mi annoio un po’, ma lo faccio con immenso piacere.


  1. Ho capito davvero quanta poca importanza ho sempre dato al momento presente solo leggendo Il Potere di Adesso di Eckhart Tolle, che mi ha anche reso in generale una persona più consapevole e serena.  ↩

Scritto da il 25/9/2012 in Best of Feelmaking, Pensieri.